ORSOLA. ELENA. FRANCESCA. MANUELA. SILVIA. GRAZIA. IRENE. SARA. CHIARA. ANNALISA. ANNALIVIA. MARIANGELA. MIRNA. VALENTINA. MARGHERITA. PAOLA. AUSILIA. ELISABETTA. VANDA. CARLA. ROSALIA. TIZIANA. LUISA. GABRIELLA. MARIALAURA. VILLI. FRANCA. DOMENICA. FEDERICA. BIANCA. LUCIA. IRMA. BENEDETTA. MARTA. MARA. MARGHERITA. ANNAMARIA. MARIA. LUCIA. PAOLA. VERONICA. CATERINA. MARIA LUISA. DANIELA. SABRINA. LAVINIA. SIMONA. STEFANIA. LAURA. GIOVANNA. MARIA GRAZIA. PALMIRA. VANESSA. CATERINA. NUCCI. ANDREINA. VERONICA. MARIAROSA. ANNE’. ILAMAN. GIUSI. E ancora…
Il pensiero che niente ci tocchi è solo un’illusione: noi siamo gli incontri che facciamo. Sia quelli sbagliati che quelli giusti. Nessun incontro sarà stato inutile. Io sono le donne che ho incontrato e che, nel bene e nel male, hanno contribuito alla costruzione della mia identità. Frammenti di Armida. Chiederò loro di indossare una felpa con scritto a carattere cubitale il mio nome e le fotograferò nel loro ambiente, semplicemente.
Tutto nasce in seguito al Premio Armida per le Arti, istituito dalla Società Canottieri Armida di Torino, in occasione del quale mi è stata regalata la felpa dell’associazione (novembre 2011). Immediatamente ho pensato che non l’avrei mai indossata con quel nome ricamato in modo così evidente, ma che avrei invitato le donne della mia vita a vestirla al posto mio. Un’altra coincidenza – per quanto io non creda che le cose avvengano per caso – è la data di nascita: la Società è stata fondata nel 1869, esattamente l’anagramma numerico della mia data di nascita, che prontamente ho invertito per adeguarlo all’anno in cui io sono nata, il 1968.
