Dopo aver coinvolto le donne della mia vita, implicate nella definizione della mia
identità, ho sentito il bisogno di individuare alcune figure maschili che sono
state importanti punti di riferimento per la mia formazione e la mia crescita
umana e che, con questo progetto, vorrei ricambiare attraverso un gesto, un
semplicissimo gesto delle mie piccole mani: una carezza. Le mani del titolo non
sono solo le mie che accarezzano, ma anche quelle delle persone che ho scelto
come figure guida.
E’ un lavoro iniziato nel 2013 con l’immagine di mio papà e che
continua cercando nella realtà quotidiana dei mentori, i miei maestri con le loro parole, le loro immagini, la
loro creatività. Un gruppo riguarda
personalità della cultura viventi, altri sette sono tratti dalla storia,
lontani nel tempo o già scomparsi. Amici ideali, con i quali mi sento in
prossimità di cuore e di spirito.
Ho fatto scattare la fotografia di mio papà nel mio studio davanti ad un fondo neutro nell’atto di porgli le mani sul volto. Mentre ho recuperato le fotografie dei Padri storici sovrapponendo le mie mani con la tecnica del collage digitale (in questo caso la texture delle mie mani si uniforma alla loro). Infine, ho progettato di fotografare i personaggi viventi della cultura direttamente nel loro ambiente nell’istante della carezza.