Rituale d’amore, 2004

Dvd colore sonoro 3.27 minuti

Il progetto del video Rituale d’amore s’inserisce in un corpus di lavori che si muovono attorno ai temi caos\ordine, casualità\determinazione, alle possibilità della scelta e della necessità del caso, l’incertezza dei forse, dei magari.  E il m’ama non m’ama dell’adolescenza è insieme dubbio, incognita, scommessa, gioco, racchiude la paura del fallimento e insieme la fiducia nelle aspettative, la voglia di vivere e  la malinconia, perché questa è un’età aperta, in evoluzione, caratterizzata da esperienze decisive, ma dove tutto è ancora possibile, i sogni se non la realtà. Surreale è infatti la matrice letteraria dalla quale Armida Gandini prende spunto, la sequenza centrale di Sabotaggio d’amore della scrittrice belga Amèlie Nothomb, citata prima dei titoli di coda. Anche se molto fisiche sono l’ansia e l’attesa della corrispondenza amorosa, l’urgenza di essere amati.

“L’adole­scenza non si rassegna ad accettare la frustrazio­ne, per questo Silvia nel video che propizia il suo rito d’amore riparte ogni volta dopo ogni sconfitta. E per questo il responso è sempre avverso: se la sorte regalasse anche un solo giro positivo, il gioco finirebbe, la ricerca si compirebbe. È invece nel moto perpetuo di una tensione irrisolta la forza e il senso di un’indagine che fa dell’infanzia e dell’ado­lescenza una porta d’accesso sempre aperta sulla nostra storia personale”. (Stefania Burnelli)

Frame da video
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